La sentenza di Consiglio di Stato sez. III 14/5/2020 n. 3081 ha ribadito che il principio di equivalenza, ben noto agli operatori economici che partecipano a gare di forniture (sanitarie, ma non solo), riferito in particolare alle specifiche tecniche richieste dalla stazione appaltante a pena di esclusione, permea l’intera disciplina della concorrenza e degli appalti pubblici, costituendo un fondamentale strumento per garantire la par condicio fra i concorrenti e la massima partecipazione degli stessi.
Specifiche tecniche troppo ristrette, infatti, rischiano di precludere a taluni concorrenti la partecipazione; questi ultimi possono validamente far richiamo al principio di equivalenza, opportunamente dimostrandolo, per partecipare comunque alla procedura.