L’ANAC, Autorità Nazionale Anti Corruzione ha approvato la realizzazione del Fascicolo digitale per gli operatori economici. Si tratta di una delle principali misure di semplificazione in materia di contratti pubblici previste dal Pnrr e dal Decreto-legge 31 maggio 2021, che ne ha affidato la realizzazione, appunto, all’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Ad oggi si tratta di approvazione in attesa che ANAC definisca, nel dettaglio, il contenuto del fascicolo digitale.
Il fascicolo digitale: che cosa consente?
Il fascicolo digitale consentirà alle stazioni appaltanti di utilizzare gli accertamenti già effettuati da un’altra stazione appaltante per ammettere l’operatore economico alla gara, velocizzando l’attività di verifica dei requisiti generali (white list).
Inoltre, gli operatori economici vedranno ridotti notevolmente gli oneri di riprodurre per ogni procedura di gara le certificazioni a comprova dei requisiti posseduti.
Agli operatori economici non viene più imposto l’onere di produrre per ogni gara cui intendono partecipare la medesima documentazione, peraltro già nella disponibilità dell’Amministrazione.
Il fascicolo virtuale dell’operatore economico verrà utilizzato per la partecipazione alle singole gare, ma i dati e i documenti contenuti nel fascicolo virtuale, nei termini di efficacia di ciascuno di essi, saranno utilizzati anche per gare diverse.
In sede di partecipazione alle gare l’operatore economico indicherà i dati e i documenti relativi ai requisiti generali e speciali contenuti nel fascicolo digitale per consentire la valutazione degli stessi alla stazione appaltante.
Tutto quello che un’impresa fa con qualsiasi ramo della Pubblica Amministrazione, pertanto, viene registrato.
Questo costituisce un vantaggio per le Pubbliche Amministrazioni che non dovranno più chiedere informazioni sulle imprese perché tutto risulta già a portata di mano.
Cosa accade in attesa del successivo intervento dell’Autorità?
-restano fermi tutti gli obblighi di comunicazione esistenti nei confronti dell’Osservatorio ai sensi degli articoli 29 e 81 del codice dei contratti pubblici;
-nelle more del completo sviluppo dei servizi di interoperabilità tra le banche dati esistenti di tutti
gli Enti certificanti, le verifiche del possesso dei requisiti in capo agli operatori economici saranno
effettuate attraverso il FVOE utilizzando le funzionalità disponibili per gli utenti via web;
-la delibera n. 157/2016 sarà aggiornata al fine di coordinare le indicazioni operative con la
progressiva evoluzione dei servizi online.
Le Banche dati
Anac sta lavorando per portare a compimento le iniziative relative alla razionalizzazione alla interoperabilità delle banche dati attualmente operanti. A tal proposito, l’Anac sta lavorando sulla definizione di standard, necessaria affinchè, da un lato la pluralità degli enti certificatori interessati integri le proprie basi informative con la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e, dall’altro lato, le stazioni appaltanti integrino le proprie piattaforme alla stessa Banca Dati gestita da Anac.
La qualificazione delle stazioni appaltanti
Nella stessa direzione vanno anche gli interventi relativi alla qualificazione delle stazioni appaltanti e all’aggregazione della domanda, quali iniziative che favoriscono rapidità ed efficienza nell’acquisizione di forniture di servizi e generano risparmi e che consentono altresì la creazione di sinergie positive tra stazioni appaltanti e la condivisione delle migliori pratiche (per esempio condivisione di template di bandi di gara, riuso di software per la gestione delle gare, etc.).
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