PNRR è l’acronimo di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è il programma di investimenti e interventi che l’Italia ha presentato alla Commissione Europea per rispondere alla crisi economica e sociale determinata dalla pandemia da Covid-19.
Il Piano di Ripresa e Resilienza che l’Italia ha presentato prende il nome di Italia Domani.
Il PNRR dell’Italia è stato definitivamente approvato il 13 luglio 2021 con Decisione di esecuzione del Consiglio (ossia, un atto normativo vincolante) con cui ha recepito la proposta che l’Italia ha formulato alla Commissione Europea.
Gli ambiti strategici
Il Piano intende riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana, e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale.
Pertanto il Piano si sviluppa intorno ai seguenti tre assi strategici condivisi a livello europeo che poi si traducono nella realizzazione di sei obiettivi (di cui si dirà al punto successivo) :
–digitalizzazione e innovazione;
–transizione ecologica;
–inclusione sociale.
In questa prospettiva la Commissione si auspica che il PNRR contribuisca a ridurre i divari territoriali, quelli generazionali e di genere.
Il Piano destina 82 miliardi di Euro al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio (per una quota, dunque, del 40%) e prevede inoltre un investimento significativo sui giovani e sulle donne.
Gli obiettivi del Piano
-Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura
Sono stanziati complessivamente oltre 49 miliardi con l’obiettivo di promuovere la trasformazione digitale del Paese, sostenere l’innovazione del sistema produttivo, e investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.
-Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica
Sono stanziati complessivamente 68,6 miliardi con gli obiettivi principali di migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva.
-Istruzione e Ricerca
Sono stanziati complessivamente 31,9 miliardi con l’obiettivo di rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e tecnico-scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico.
-Inclusione e coesione
Sono stanziati complessivamente 22,6 miliardi per facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale.
-Salute
Sono stanziati complessivamente 18,5 miliardi con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.
Incentivi alle imprese
Il PNRR contempla numerose misure di sostegno alle imprese.
Per promuovere la transizione digitale del sistema produttivo viene rifinanziato il piano Transizione 4.0 con incentivi a sostegno degli investimenti privati in beni capitali tecnologicamente avanzati (materiali e immateriali) nonché in ricerca, sviluppo e innovazione.
Sono previste misure specifiche a sostegno di settori ad alto contenuto tecnologico e fortemente allineati alle priorità europee (ad esempio le tecnologie satellitari).
Altro capitolo importante del Piano è il supporto all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Si agirà sui servizi offerti dal Fondo della legge 394/81, gestito da SIMEST, che eroga contributi e prestiti agevolati a imprese italiane operanti sui mercati esteri (inclusi dal 2020 i paesi membri dell’Unione europea).
Altra area chiave d’intervento del Piano è il settore turistico a favore del quale sono diretti diversi strumenti di azione, quali:
– il credito d’imposta per le strutture ricettive per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti diretti alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico), alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane;
– una sezione speciale del fondo di garanzia PMI dedicata a settore turistico per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività;
– incentivi all’aggregazione delle imprese turistiche;
– potenziamento del fondo nazionale per il turismo per la riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico e alberghi iconici per valorizzare l’identità dell’ospitalità italiana di eccellenza e favorire l’ingresso di nuovi capitali privati.
Questo articolo ti è stato utile?
Consulta le nostre sezioni dedicate al Regolamento 679/2016 (GDPR) e privacy e al supporto alle stazioni appaltanti. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter e non perdere le notizie più importanti in tema di Appalti, anticorruzione, digitalizzazione della PA e D.Lgs. 231 responsabilità delle persone giuridiche. Non preoccuparti, saremo moderati. Anche noi odiamo lo SPAM.