Con Delibera n. 27 del 19 gennaio 2022 è stato istituito dall’Autorità nazionale anticorruzione il Registro dei Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
L’obiettivo è di garantire la necessaria trasparenza sui soggetti cui è stato conferito l’incarico di Rpct, e per agevolare l’invio attraverso pec di comunicazioni istituzionali loro destinate, anche su eventi ed iniziative di interesse.
L’iscrizione nel Registro degli RPCT
L’iscrizione è riservata esclusivamente ai RPCT nominati ai sensi dell’art. 1, comma 7, l. n. 190/2012, e non è aperta ai loro collaboratori o ausiliari, comunque denominati; viene effettuata attraverso il sistema di registrazione utenti reso disponibile sul portale istituzionale dell’Autorità, tramite il quale il RPCT:
-richiede ed ottiene un’utenza di accesso ai servizi dell’Autorità riservati ai RPCT;
-dichiara, sotto la propria responsabilità, il proprio incarico di RPCT e, allo scopo, inserisce: nominativo, codice fiscale, ente di appartenenza, data di nomina, link all’atto di nomina pubblicato sul sito dell’ente di appartenenza e, indirizzo di posta elettronica.
In caso di avvicendamento nel ruolo di RPCT, è sufficiente che il soggetto subentrante attivi la procedura di iscrizione nel Registro sopra descritta.
La nuova richiesta di profilo di RPCT comporterà la sostituzione del RPCT uscente e la disabilitazione del suo profilo.
Resta ferma la facoltà del RPCT uscente di cancellarsi dal registro alla cessazione dall’incarico.
Trattamento dei dati e pubblicazione
I dati raccolti all’interno del Registro saranno trattati, in conformità all’informativa sul trattamento dei dati personali pubblicata sul sito internet dell’Autorità, per le finalità istituzionali della stessa Autorità, ivi compresi l’invio di circolari istituzionali e provvedimenti, nonché la comunicazione di iniziative ed eventi destinati ai RPCT.
All’atto della presentazione della domanda di iscrizione al Registro, ciascun RPCT può altresì domandare di partecipare al Forum degli RPCT, organizzato dall’ Autorità al fine di promuovere, anche attraverso piattaforme telematiche, la discussione e lo scambio di esperienze fra gli stessi RPCT con riferimento all’attività istituzionale svolta.
A seguito della domanda di partecipazione al Forum, l’Autorità provvede al trattamento dei dati personali di ciascun RPCT iscritto per il perseguimento delle finalità proprie di detto Forum, ivi compresa la comunicazione agli altri partecipanti al Forum medesimo.
Formano oggetto di pubblicazione esclusivamente i seguenti dati: nominativo del RPCT, codice fiscale e denominazione dell’ente di appartenenza, nonché il link all’atto di nomina pubblicato sul sito dell’ente di appartenenza.
La figura dell’RPCT
È stata istituita dalla Legge 6 novembre 2012, n. 190 che stabilisce che ogni amministrazione approvi un Piano triennale della Prevenzione della Corruzione che valuti il livello di esposizione degli uffici al rischio e indichi gli interventi organizzativi necessari per mitigarlo.
La predisposizione e la verifica dell’attuazione di detto Piano sono attribuite ad un Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
L’art. 1, co. 7, l. 190/2012 stabilisce che il RPCT è individuato dall’organo di indirizzo, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, disponendo le eventuali modifiche organizzative necessarie per assicurare funzioni e poteri idonei per lo svolgimento dell’incarico con piena autonomia ed effettività.
Compiti e poteri del RPCT
L’art. 1, co. 8, l. 190/2012 stabilisce che il RPCT predispone – in via esclusiva- il Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza ( PTPC) e lo sottopone all’Organo di indirizzo e all’Organismo Indipendente di Valutazione ( OIV) le “ disfunzioni” inerenti all’attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza e indichi agli uffici competenti all’esercizio dell’azione disciplinare i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza.
L’art 1, co. 10, l. 190/2012 stabilisce che il RPCT verifica l’efficace attuazione del PTPC e la sua idoneità e propone modifiche dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’amministrazione. La richiamata disposizione assegna al RPCT anche il compito di verificare, d’intesa con il dirigente competente, l’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici maggiormente esposti ai reati di corruzione nonché quello di definire le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare nelle aree a rischio corruzione.
L’art. 1, co. 14, l. 190/2012 stabilisce che il RPCT rediga la relazione annuale recante i risultati dell’attività svolta tra cui il rendiconto sull’attuazione delle misure di prevenzione definite nei PTPC.
L’art. 5, co. 7, d.lgs. 33/2013 attribuisce al RPCT il compito di occuparsi dei casi di riesame dell’accesso civico.
L’art. 15, co. 3 del d.P.R. 16 aprile 2013 n. 62 stabilisce che il RPCT cura la diffusione della conoscenza dei Codici di comportamento nell’amministrazione, il monitoraggio annuale della loro attuazione, la pubblicazione sul sito istituzionale e la comunicazione all’ANAC dei risultati del monitoraggio.
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